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Santorini è la più meridionale isola delle Cicladi, nel mare Egeo, e la maggiore delle dodici isole dell’omonimo arcipelago. La sua superficie è di 79,194 km². Il nome Santorino, per corruzione di Sant’Erini, le fu dato dai Veneziani in onore di Santa Irene, martire del 304, a cui era dedicata la basilica di Perissa, villaggio nella parte sud-orientale dell’isola. Dal punto di vista amministrativo rappresenta parte del comune omonimo, nella periferia dell’Egeo Meridionale. L’isola fu sventrata in parte da un’apocalittica eruzione del vulcano avvenuta intorno al 1627 a.C. (datazione stabilita da Manning, nel 2006, attraverso accurate analisi al C14 e dendrocronologiche) e invasa successivamente quasi del tutto dal mare. Fu la più imponente eruzione avvenuta in Europa documentata in epoca storica e, secondo alcune teorie, avrebbe avuto conseguenze devastanti per la civiltà minoica, della quale sarebbe stata la principale causa dell’inizio del completo declino; secondo studi recenti, l’eruzione del vulcano provocò dapprima una pioggia di pomici e ceneri, poi piovvero massi più grossi e infine la caratteristica pomice rossa che ha reso celebre l’isola. Quindi il vulcano esplose: un getto di materiali compressi e di gas surriscaldati raggiunse la stratosfera ad una velocità di 2000 km/h facendo udire i suoi boati dall’Africa alla Scandinavia, dal Golfo persico a Gibilterra. Le ceneri furono sparse per molti chilometri e trasformarono il giorno nella notte più cupa e alterarono, probabilmente, albe, tramonti e condizioni meteorologiche. Alcune teorie basate sul rinvenimenti archeologici trovata a Creta indicano che uno tsunami, probabilmente associato all’eruzione, colpì le aree costiere di Creta e può avere duramente devastato gli insediamenti minoici costieri, anche se una più recente teoria ipotizza che molto del danno provocato ai siti minoici fosse dovuto a un grande terremoto che precedette l’eruzione di Thera. Nel 1967 nella località di Akrotiri, gli archeologi riportarono alla luce un’antica città, quasi completamente intatta come Pompei e ricoperta da antiche ceneri. La scoperta fu catalogata come tra le più importanti nella storia dell’archeologia. Diverse case furono portate alla luce. Presentavano un sofisticato sistema idraulico, con tanto di bagni e acque correnti che defluivano in un perfetta rete  fognaria. Questo sito testimonia una delle prime forme di ingegneria urbana mai scoperte nella storia. Santorini è una delle isole più suggestive della Grecia. Si dice che abbia il tramonto più bello del mondo, in particolare quelli di Imerovigli e di Oia che hanno ispirato artisti di epoche diverse. L’isola di origine vulcanica e dalla forma a falce di luna crescente è caratterizzata dalla bellezza di rocce vulcaniche di colore marrone, rosse e verdi che cambiano tonalità a secondo della luce del sole. Il borgo principale, Thira o Firà, è costituito da caratteristiche case bianche, da chiese ortodosse a cupola azzurra e numerose gioiellerie, arroccate lungo la parete interna dell’isola alta a 400 metri. Ogni alba può essere ammirata in maniera sempre diversa: un classico beach-fire o una visita al Monastero di Pyrgos per dominare dall’alto tutta l’isola.
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